Magazine 03/22 -

Aumento dell’IMI sugli alloggi sfitti

Un recente emendamento al testo della legge sull’imposta comunale immobiliare (IMI) prevede un aumento dell’aliquota, a partire dal 1° gennaio 2023, sulle abitazioni sfitte e sui terreni edificabili inutilizzati, con l’obiettivo di contrastare la carenza di alloggi in Alto Adige.

Foto: stock adobe

Nonostante la penuria di spazio abitativo, in provincia di Bolzano risultano attualmente sfitti circa 30.000 alloggi. Per migliorare la situazione del mercatoimmobiliare e creare le condizioni per abitazioni a prezzi accessibili, la Giunta provinciale ha ora approvato una riforma dell’IMI che entrerà in vigore il 1° gennaio 2023 e che prevede, nello specifico, un’imposta più elevata su appartamenti sfitti, terreni edificabili non sfruttati e edifici grezzi non ultimati da tempo. Nel testo di legge si fa una distinzione se gli immobili sono situati in località “con esigenza abitativa”: l’amministrazione provinciale determina ogni anno, entro il 30 giugno, quali comuni devono essere considerati tali, con effetto a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo.


Nelle località con carenza di alloggi, in futuro sarà applicata un’aliquota di almeno il 2,5% su case sfitte, terreni edificabili non sfruttati e abitazioni non ultimate, con la facoltà per le amministrazioni comunali di aumentarla fino al 3,5%.

In cambio, l’aliquota dell’imposta ordinaria per gli appartamenti locati (0,76% nella maggior parte dei comuni) sarà ridotta dello 0,1%. Anche in questo caso, le singole amministrazioni potranno procedere con un’ulteriore diminuzione.

I comuni che non presentano carenza di alloggi, d’altra parte, sono liberi di decidere se applicare tali aumenti. L’aliquota ordinaria per gli immobili locati in questi comuni sarà ridotta di almeno lo 0,2%.

Esenzioni

Alcuni immobili sono esenti dagli aumenti: l’emendamento non si applica, tra gli altri, ai proprietari di abitazioni cedute a familiari tramite comodato d’uso gratuito, a una sola seconda casa utilizzata per motivi di lavoro o di studio, così come ad alloggi inabitabili o inutilizzabili. In seguito all’acquisto di un immobile, è previsto un periodo transitorio di un anno fino all’entrata in vigore dell’aumento. Infine, l’aliquota maggiorata non si applica a determinati terreni edificabili con un modesto valore di mercato.