Tra couchsurfing e pensione completa
Ogni anno 1,2 miliardi di persone si sposta per le vacanze, toccando un nuovo record. Il turismo è l’industria più proficua dei giorni nostri, perché cresce molto più degli altri settori: dai pacchetti ai viaggi individuali, dalle vacanze relax a quelle avventurose, le proposte sono sempre più sfaccettate e gettonate anche dagli altoatesini. Ma quali sono i trend da non perdere assolutamente di vista?
Quando Judith Niederwanger e Alexander Pircher, dopo dieci anni di carriera lavorativa, hanno cominciato a sentire la voglia di cambiamento, hanno capito che per loro era giunto il momento di nuove avventure. Giardiniera lei e sviluppatore web lui, i due meranesi avevano messo da parte un discreto gruzzolo per un viaggio intorno al mondo: dopo aver coordinato il loro progetto con i rispettivi datori di lavoro, a luglio 2015 sono saliti sul treno Transiberiano con in tasca solo il visto per la Russia e la Cina. Tutte le altre mete sarebbero state decise strada facendo, perché volevano lasciare aperta ogni opzione.
Un bagaglio di impressioni
Ci hanno messo un po’ per abbandonare le vecchie abitudini e i ritmi quotidiani, “ma quando in Islanda, alle due del mattino, ci siamo alzati per visitare un parco nazionale, abbiamo capito che non avevamo più orari. Era estate, in un Paese in cui c’è luce 24 ore al giorno, e volevamo sfruttare quest’occasione: una sensazione meravigliosa”, ci rivela Judith. La coppia ha dormito negli hotel a capsule giapponesi, ha attraversato la Nuova Zelanda in camper, si è addentrata nell’affascinante giungla in Malesia e nel Borneo, ha soggiornato nei parchi americani. I loro scatti più suggestivi sono raccolti nel blog su internet “RoterRucksack”. Spesso, per individuare i posti dove dormire si sono affidati ad Airbnb. “Ci ha dato la possibilità di conoscere meglio la gente del luogo”, ha commentato Alex, “e di gettare uno sguardo alle loro abitudini di vita”. Anche questa è un’esperienza unica, come riferiscono convinti.
Alla ricerca dell’autenticità
“Il desiderio di incontri autentici con la popolazione locale è antico almeno quanto l’idea stessa del turismo e oggi sta diventando quasi un fenomeno di massa”, ci spiega Wolfgang Niederhofer. Originario della Val Pusteria, gestisce l’agenzia “Vai e Via AktivReisen” a Bolzano; la sua è una clientela di nicchia, ma in crescita costante, alla ricerca di viaggi culturali e proposte “attive”. Tutto ciò senza perdere di vista lo sviluppo degli altri trend, tra cui il principale sembra essere la riscoperta di mete vicine come Spagna o Italia, a causa dei conflitti che tengono lontani da altre destinazioni. Per lo stesso motivo è in crescita il numero di turisti che si muovono all’interno del proprio Paese. Tutti fenomeni che interessano anche l’Alto Adige: se negli anni Sessanta non esistevano ancora attività ricreative capillari, si contavano già turisti che amavano trascorrere le ferie collaborando nei masi agricoli, dov’erano accolti quasi come membri della famiglia. “Cercavano di adeguarsi allo stile di vita della gente locale”, commenta Niederhofer. Erano quindi alla ricerca della stessa autenticità che spinge i viaggiatori ancora oggi. Ma come evitare i possibili attriti? Solo se tutte le persone coinvolte sono d’accordo: grazie alle reti di social e alle piattaforme per lo scambio individuale di abitazioni, oggi è più facile soddisfare il desiderio di esperienze uniche, come confermano anche Judith e Alex. “Non siamo in grado di giudicare se i viaggi individuali sono più in voga di ieri”, affermano, “ma sicuramente la maggior condivisione sui media di tali esperienze ne facilita la pianificazione”. La coppia, ad esempio, è ricorsa spesso a Instagram per trovare spunti interessanti per nuove escursioni.
All inclusive o fai da te?
Un’avventura come il viaggio intorno al mondo di Judith e Alex può essere impegnativa. Per risparmiare denaro, hanno accettato di trascorrere la notte anche in “stamberghe terribili”, facendo incontri da horror con strani uccelli. “Oggi ci ridiamo sopra, ma in quel momento ce la siamo vista brutta”, conferma Judith, anche se danno l’impressione di essere due persone imperturbabili. Ma la loro voglia di scoperta non si è conclusa con il viaggio intorno al globo. “Ci piace muoverci e andare alla ricerca delle bellezze locali”, affermano. Per questo sono spesso in giro tra le montagne nostrane e, al ritorno, pubblicano le foto scattate e riportano le loro impressioni sul loro blog, dispensando consigli escursionistici agli altri appassionati.
Si godono la vacanza nella propria terra, accomunati a molti altri da questa passione: sempre più altoatesini, infatti, si entusiasmano per i lati “sconosciuti” della loro provincia. “Accade spesso che turisti dell’area occidentale dell’Alto Adige decidano di trascorrere qualche giorno in un wellness hotel della Val Pusteria, e viceversa”, ci rivela Niederhofer. “Ma anche i nostri viaggi escursionistici nelle Dolomiti sono molto apprezzati dai locali”, prosegue. Tra le altre proposte che rafforzano questo trend, il “glamping”, una forma di campeggio all’insegna del glamour, con pernottamenti in comodi chalet o case sugli alberi. Due vantaggi di queste formule sono indubbiamente le brevi distanze da percorrere e l’assenza di barriere linguistiche.
“Ho verificato sulla mia pelle come cambiano le esigenze in base alla situazione familiare”, aggiunge Niederhofer, lui stesso un globetrotter dalla lunga esperienza. I giovani con un budget ridotto sono più propensi a partire con lo zaino in spalla rispetto, ad esempio, ai pensionati che amano esplorare la Provenza in e-bike o alle famiglie con bambini piccoli che scelgono la formula “all inclusive”. Che si prediliga il mare o la montagna, la cultura o lo sport, a quasi ogni esigenza corrisponde una soluzione, sia di gruppo che individuale. Naturalmente, c’è anche chi preferisce trascorrere le vacanze impegnandosi su temi più seri, come l’aiuto alla cooperazione o il superamento del lutto: secondo Niederhofer, l’offerta sempre più ampia è un fatto positivo fino a quando si sviluppa in maniera sana e sostenibile. In fin dei conti, il valore di un’esperienza raccolta durante un viaggio dipende dal rispetto e dalla sensibilità individuali. “Anche chi rimane in un ambiente conosciuto, ma tiene sempre gli occhi aperti, può tornare a casa arricchito”, ci conferma Niederhofer. Judith e Alex sicuramente concorderebbero.
CONSIGLI PER CHI VIAGGIA – Informare e informarsi: ecco la chiave per tutelarsi!
Monika Nardo, direttrice del Centro Europeo Consumatori di Bolzano
Chi viaggia può incappare in qualche brutta sorpresa. Come comportarsi? E quali sono i diritti di passeggeri e ospiti?
Chi è alla ricerca di biglietti aerei economici sul web s’imbatte per lo più nei portali dei voli low cost. Ma quanto sono affidabili?
Monika Nardo. I motori di ricerca specializzati, che investono molto denaro nel posizionamento sul web, sono tra i primi a comparire quando si effettua una ricerca online. In caso di dubbio, però, la comunicazione con chi di competenza può risultare alquanto difficoltosa. In base al metodo di pagamento utilizzato, i vacanzieri devono spesso farsi carico di costi aggiuntivi, sebbene le norme che tutelano i consumatori vietino espressamente le spese “occulte” e le autorità svolgano controlli sempre più severi. Da qui l’importanza di confrontare i risultati di diversi portali e di fare una ricerca direttamente sul sito della compagnia.
Come comportarsi se un volo è in ritardo?
Monika Nardo. In caso di svariate ore di ritardo, overbooking o cancellazione, ai sensi del regolamento UE, le compagnie sono tenute a informare i passeggeri. A seconda della situazione, poi, i viaggiatori hanno diritto a beneficiare di buoni per pasti e bevande o di una sistemazione alberghiera. Chi subisce un danno a causa del ritardo, ad esempio perché impossibilitato a presenziare a un appuntamento, può richiedere il rimborso del biglietto inutilizzato. I regolamenti contemplano anche una compensazione pecuniaria, ma non in caso di eventi imprevedibili, come l’eruzione di un vulcano: il confine tra cause di forza maggiore e responsabilità della compagnia, tuttavia, non è sempre netto e ciò dà spesso adito a controversie. I centri di tutela dei consumatori e le autorità per l’aviazione civile, come l’ENAC, offrono assistenza in tal senso.
E se la sistemazione prenotata non corrisponde alle attese?
Monika Nardo. Il prenotante deve documentarne le carenze e sporgere immediatamente reclamo alla reception per concordare una soluzione alternativa. Se l’alloggio è stato riservato tramite piattaforme di booking, anche queste devono essere messe al corrente della situazione. A inizio luglio, entra in vigore una nuova direttiva sui pacchetti turistici, in virtù della quale i vacanzieri dovranno informare immediatamente la loro agenzia viaggi o l’organizzatore su mancanze e disagi.