Chiunque ha il diritto di chiedere aiuto
Ad Appiano, da quattro anni, opera la cooperativa sociale Jule. Abbiamo fatto visita ad Angelika Kurz, presidente, e Benno Karbacher, consigliere.
Sig.ra Kurz, di che cosa si occupa la cooperativa sociale Jule?
Angelika Kurz. La sua attività consiste nel prestare aiuto alle persone affette da disabilità psichiche e ai loro familiari, attraverso soluzioni individuali e trasversali. Inoltre, offriamo seminari di formazione, assistenza pedagogica basata sulla pet therapy, consulti, coaching e mediazione su diverse tematiche.
Quali sono le principali patologie da cui sono affetti i vostri assistiti?
Benno Karbacher. Abbiamo a che fare principalmente con problemi di dipendenza nelle diverse manifestazioni, dall’alcol agli stupefacenti fino ai disturbi alimentari e sessuali. I nostri assistiti possono essere persone con disabilità psichica, giovani con difficoltà di socializzazione o utenti di strutture psichiatriche, insomma chiunque abbia bisogno, temporaneamente o in maniera stabile, di aiuto e assistenza perché da solo non ce la fa.
Dove si svolgono i consulti?
Angelika Kurz. La nostra sede principale è a Bolzano, in via Macello, ma i primi colloqui e i consulti hanno luogo nei locali di Appiano. La posizione appena fuori dal centro dell’abitato, con possibilità di parcheggio, è ideale perché garantisce l’anonimato, un aspetto estremamente importante in un paese dove tutti si conoscono e sanno i fatti altrui. C’è davvero molta gente che non vuole ammettere di aver bisogno di assistenza, perché vuole preservare una certa immagine. Il nostro motto, invece, è: chiunque ha il diritto di chiedere aiuto.
… e, poi, come procedete?
Benno Karbacher. Naturalmente, nessuno è abbandonato a sé stesso. Dopo il primo incontro, cerchiamo di capire come aiutare al meglio la persona interessata, proponendo una soluzione assistenziale su misura. Come già accennato, la casistica è molto ampia: nel nostro approccio tendiamo a valutare le risorse personali, piuttosto che il quadro clinico. Ciascuno di noi ha delle potenzialità, anche se affetto da una malattia psichica. Nel migliore dei casi, queste persone riescono a condurre una vita autonoma tra le proprie mura domestiche.
È sempre tutto così semplice?
Benno Karbacher. No, ogni caso è diverso dall’altro. E non sempre va tutto liscio in prima battuta, ma ci vuole pazienza, tempo ed empatia. Talvolta gli ostacoli non sono di natura prettamente finanziaria: ad esempio, gli altoatesini fanno fatica ad affittare un appartamento a chi soffre di queste patologie. I malati psichici qui da noi non hanno vita facile, c’è ancora molto da fare per loro.
Potrebbe fornirci un esempio di prestazione assistenziale?
Angelika Kurz. Un caso esemplare è quello del maso Korngütlhof a Coldrano, in Val Venosta, dove Gabi Hofweber, educatrice, pedagogista in ambito motorio, esperienziale e sessuale, oltre che agricoltrice biologica, offre terapia assistita con i cavalli. Gli utenti attuali sono una decina, d’età compresa tra 28 e 60 anni, provenienti da tutto l’Alto Adige, ma le proposte di questo maso vengono sfruttate anche da molte scuole.
Quali sono gli aspetti particolarmente importanti della Sua attività?
Angelika Kurz. L’elenco sarebbe lungo (ride), ma direi che, in primo luogo, sono essenziali una buona preparazione e una comunicazione chiara e trasparente. Un altro fattore da non trascurare è l’affidabilità: i malati psichici devono sapere su chi possono contare. Naturalmente, rivestono un ruolo prioritario anche l’interazione e lo scambio con altre strutture sociali: proprio di quest’aspetto ho acquisito maggiore consapevolezza nelle vesti di amministratrice di sostegno, una funzione che esercito da due anni. Per le persone interessate e i loro familiari può risultare sgradevole dover ripetere ogni volta la propria storia, solo perché i vari centri non dialogano tra di loro.
Come si finanzia la cooperativa?
Benno Karbacher. Vede, la cooperativa non si considera in competizione con la Comunità comprensoriale o con altre istituzioni: la sua attività è coperta esclusivamente da risorse private, perché al momento non beneficiamo di fondi pubblici. I soci cercano di finanziarie i propri servizi attraverso misure di formazione: ad esempio, se ha luogo un coaching per la demenza in una struttura ospedaliera, una determinata percentuale del compenso viene girata a Jule. Il nostro obiettivo non è la massimizzazione dei profitti, bensì la copertura delle spese; accumulare capitali sarebbe assolutamente contrario all’etica. Lo scopo è semplicemente quello di creare nuove opportunità per le persone colpite, garantendo possibilmente un iter snello.
Cooperativa sociale Jule
Soci fondatori:
- Angelika Kurz, presidente, socio-pedagogista, educatrice e formatrice di adulti
- Joachim Kauffmann, vicepresidente, esperto di pedagogia sociale, didattica, sessuale e della forma, sociologo, consulente all’educazione e insegnante
- Benno Karbacher, membro del direttivo, giurista ed ex giudice onorario in casi di tutela
- Johann Karbacher, economista e farmacista
- Gabi Hofweber Tscholl, pedagogista in ambito motorio, esperienziale e sessuale, ippoterapista, educatrice e agricoltrice biologica
Offerte
La cooperativa sociale offre attività di mediazione, coaching e formazione nei più svariati settori, con l’obiettivo di prestare assistenza temporanea o permanente alle persone che stanno attraversando situazioni critiche a livello sociale o psichico.
Per saperne di più: www.juleonline.net
Per prenotare una consulenza: tel. 333 408882
oppure jule@rolmail.net