Attraverso la selvaggia Val Ciamin sino al Buco dell’Orso
Alla scoperta del selvaggio romanticismo della Val Ciamin, sul lato occidentale del Gruppo del Catinaccio, una delle più incantevoli vallate delle Dolomiti. Ciaspole ai piedi, un grandioso panorama si schiude sulle ardite torri delle Cime del Principe e del Valbona.
Dati del tour
Itinerario: 15,8 km
Durata: 6 h e 22 min.
Ascesa: 1.000 m
Discesa: 1.000 m
Grado di difficoltà: medio
Descrizione del percorso
Dal parcheggio, seguiamo le indicazioni per la Val Ciamin e la malga omonima. Poco prima del ristorante, oltrepassiamo il Rio Ciamin e saliamo lungo il sentiero n. 3 sino al Rechter Leger. Il percorso per il Buco dell’Orso segue sempre la marcatura n. 3. Sull’altro versante vallivo, imboccando la via n. 13, usciamo dalla valle sino ai prati Dosswiesen e scendiamo sino alla malga Ciamin lungo il percorso
n. 13 A.
guida naturalistica e paesaggistica
L’escursione è particolarmente consigliabile in estate, quando è aperto il Centro visite del Parco naturale, la cui visita è il degno coronamento di ogni escursione nell’area.
Olav Lutz, guida naturalistica-paesaggistica,
olav.lutz@rolmail.net
Ci rechiamo in auto verso Tires, sino a San Cipriano, proseguendo in direzione del Centro visite del Parco naturale e Lavina Bianca, dove troviamo ancora un parcheggio disponibile. Qui, seguendo il sentiero n. 3, ci addentriamo in Val Ciamin, passando accanto alla Centro visite ammantato di neve (chiuso in inverno). Saliamo lungo il ripido sentiero che s’inerpica tra quest’ultimo e il ristorante, sempre lungo la via n. 3. Proseguendo a passo spedito attraverso il bosco, ci addentriamo nella stretta vallata e costeggiamo le scoscese rocce dolomitiche. Dopo circa 40 minuti, approdiamo al sentiero forestale, che prosegue agevolmente, passando accanto alla fonte “Schwarzer Lettn”, rinfrescante in estate ma gelata in inverno. Nonostante sgorghi da una roccia nera, l’acqua è limpidissima.
Fonte dalle proprietà curative
Proseguiamo per altri 20 minuti sino a una seconda sorgente, denominata “Hohe Steg”, alle cui acque vengono attribuite proprietà curative e benefiche per lo stomaco. Attenzione però, in inverno è meglio evitare cure idroterapiche per evitare problemi di stomaco. Dopo altri 20 minuti, raggiungiamo la malga “Rechter Leger”, dove ci fermiamo per una meritata pausa.
Imponente scenario
Coloro che vogliono intraprendere un tour più lungo, possono continuare a salire per circa un’ora e accedere al roccioso Buco dell’Orso: per percorrere questo tratto, è indispensabile assicurarsi che le condizioni della neve siano impeccabili. L’escursionista verrà ripagato di ogni sforzo, al cospetto della sontuosa vista sulle montagne circostanti. Dal Buco dell’Orso scendiamo verso il Rechter Leger, attraversando il rio innevato sull’altro versante vallivo. Sul percorso forestale continuiamo a salire per un’ora, sempre seguendo il sentiero n. 13, sino a scendere in direzione dei prati Dosswiesen. Giunti qui, imbocchiamo la via n. 13A, che conduce ripidamente sino al Centro visite, dove approdiamo nuovamente al punto di partenza del nostro tour.