Magazine 02/19 -

Escursione circolare di Predonico

Il Comune di Appiano sulla Strada del Vino è noto anche per la sua straordinaria ricchezza di castelli e manieri. A chi in primavera desidera scoprire questo affascinante patrimonio, non resta che intraprendere il percorso circolare di Predonico.

Dati del tour

Lunghezza: 14,6 km
Tempo di percorrenza: 5 h e 9 min.
Salita: 1.023 m
Discesa: 1.037 m
Grado di difficoltà: medio

 

Il tour per ­iPhone e ­Android


Descrizione del percorso

Si parte da Appiano, ­seguendo le indicazioni per Castel d’Appiano. Lasciata l’auto dietro l’albergo Kreuzstein, si imbocca il sentiero n. 546 sino al Buchwald e all’Alta Via d’Appiano; al bivio, si prosegue lungo la via n. 10 in direzione Predonico. Il sentiero n. 8 conduce all’albergo Lipp. Seguendo la via n. 2A, si scende sin quasi a valle. A destra, il sentiero n. 2 si snoda sino a Castel d’Appiano. Continuando sul Burgenweg si giunge a Castel Boymont, per poi salire lungo la via n. 8A fino al serbatoio d’acqua e tornare al punto di partenza.


guida naturalistica e paesaggistica

“Se la chiesa di San Viglio è aperta, vale la pena entrarvi. Anche Castel d’Appiano e la cappella meritano una visita.”

 

Olav Lutz, guida naturalistica-paesaggistica,
olav.lutz@rolmail.net


Il punto di partenza del nostro tour è il paese di Appiano, in Oltradige. In auto, raggiungiamo Appiano Monte, parcheggiando alle spalle dell’albergo Kreuzstein, sulla sinistra. Imboccando il sentiero n. 546, saliamo nella frescura dei faggeti sino a una radura, dove sorge l’albergo Buchwald.

Scenario montano mozzafiato

Sopra di noi, si erge imponente il Macaion, mentre ai nostri piedi si estende l’ampia Valle dell’Adige, sullo sfondo dell’incantevole scenario dolomitico. C’incamminiamo lungo l’Alta Via di Appiano n. 546 e procediamo spediti sull’agevole strada forestale. In prossimità del cartello indicante il sentiero 10A, proseguiamo in direzione Predonico, lungo il ripido sentiero boschivo che scende sino al Wieser. Imboccando il sentiero n. 8, oltrepassiamo la chiesa di San Vigilio e l’omonimo colle, sino ad approdare ­all’albergo Lipp, dove pranziamo.


Il fenomeno naturale delle buche di ghiaccio

Imbocchiamo il sentiero n. 2A, che scende ripidamente (si raccomandano calzature robuste). Qui, si schiudono le porte di un “altro mondo”, dove l’aria è più fredda e arbusti e roverelle cedono il passo a grossi massi ricoperti di muschio. Avvertiamo i flussi gelidi scorrere tra i sassi e giungiamo al monumento naturale delle conche di aria fredda, un fenomeno piuttosto ricorrente in quest’area: le “buche di ghiaccio” ad ­Appiano ­funzionano secondo il medesimo principio. Prima di buscarci un raffreddore, proseguiamo la discesa, giungendo a una diramazione, dove imbocchiamo il sentiero n. 2 in direzione di Castel d’Appiano. Anche qui le emozioni non mancano: passiamo accanto a una fossa di lupi ottimamente conservatasi, dove una tavola informativa illustra i dettagli della trappola. Anche in passato, i lupi erano ospiti tutt’altro che graditi. Da lì a poco raggiungiamo la torre Kreideturm, una delle fortificazioni più suggestive dell’Alto Adige, che sorge sotto Castel d’Appiano: una visita alla struttura, ampiamente restaurata, vale senza dubbio la pena. Quindi, risaliamo il sentiero Burgenweg che, in un continuo saliscendi, tra scale e gradini, ci conduce a Castel Boymont, il cui fascino medioevale è tutt’oggi percepibile. Qui, saliamo ­lungo la via 8A verso San Paolo e, oltrepassando un imponente serbatoio idrico, approdiamo al punto di partenza. Torniamo a casa con lo zaino pieno di immagini suggestive, che resteranno impresse a lungo nella nostra memoria.