L’Alta Via Carnica, tra Italia e Austria
L’escursione lungo l’Alta Via Carnica, teatro della Grande Guerra, rappresenta non solo un momento di svago, ma anche un’occasione di riflessione e un monito alla pace, che richiama gli amanti della montagna da ogni dove.
Dati del tour
Itinerario: 89,4 km
Durata: 36 h e 45 minuti
Ascesa: 7.025 m
Discesa: 6.934 m
Grado di difficoltà: difficile
Descrizione percorso
Il sentiero della pace n. 403 “Alta Via Carnica” è molto ben segnalato. Le seguenti tappe scandiscono lo svolgersi dell’itinerario
- 1° giorno: da Sillian al rifugio Sillianerhütte (ca. 6 km)
- 2° giorno: dal rifugio Sillianerhütte al rifugio Porzehütte (ca. 21 km)
- 3° giorno: dal rifugio Porzehütte al rifugio Hochweißsteinhaus (ca. 25 km)
- 4° giorno: dal rifugio Hochweißsteinhaus al rifugio Woyalerseehütte (ca. 16 km)
- 5° giorno: dal rifugio Woyalerseehütte a Passo Monte Croce Carnico (ca. 12 km)
- 6° giorno: da Passo Monte Croce Carnico a malga Valentinalm (ca. 10 km)
guida naturalistica e paesaggistica
Le vestigia della Prima Guerra Mondiale sono ovunque e l’escursione è un’ottima occasione di riflessione, oltre che di svago. Essendo i posti letto dei rifugi limitati, è assolutamente necessario prenotare!
Olav Lutz, guida naturalistico-paesaggistica,
olav.lutz@rolmail.net
L’Alta Via Carnica, nota anche come Sentiero della Pace, corre lungo la cresta carnica, sul confine tra Italia e Austria, teatro di aspri conflitti durante la Prima Guerra Mondiale. Svariati tratti attrezzati, estese trincee e cimiteri ricordano la tragedia bellica consumatasi tra il 1915 e il 1918. Il percorso può essere affrontato in diverse tappe giornaliere.
Partiamo da Sillian, poco dopo il confine italiano, seguendo le indicazioni per l’Alta Via Carnica sino a malga Leckfeldalm. La nostra prima meta è il rifugio Sillianerhütte, dove ci rifocilliamo e trascorriamo la notte. Il giorno seguente, riprendiamo il cammino lungo la cresta, imbattendoci nelle vestigia del conflitto bellico, tra cui anche un cimitero di guerra degli Standschützen, dove il nostro pensiero va ai soldati che hanno sacrificato la vita per il loro Paese. Saliamo al Rosskopftörl, passando accanto al rifugio Filmmoorhütte, raggiungendo dopo 9 ore il rifugio Porzehütte.
Il terzo giorno, l’escursione ci porta sulla Forcella Dignas e in territorio italiano, fiancheggiato da incantevoli rifugi. Oltre Monte Peralba, saliamo al Passo dell’Oregone, raggiungendo il rifugio Hochweißsteinhaus. Il quarto giorno, ci sospingiamo sino a Passo Giramondo, tra laghetti di montagna, bizzarre formazioni rocciose e targhe commemorative.
Tornati in Austria, pernottiamo al rifugio Wolayerseehütte, dotato di ogni comfort, da cui si schiude una vista incantevole sul lago omonimo. Optando per una variante dell’Alta Via Carnica, scendiamo in territorio italiano, raggiungendo il Rifugio Lambertenghi, dove la padrona di casa Caterina, cuoca appassionata, ci delizia con prelibate ricette regionali, tra cui gli gnocchi e il celebre frico friulano. Il quinto giorno, saliamo sino a Passo Monte Croce Carnico, trascorrendo la notte in un semplice rifugio. L’ultimo giorno, infine, arriviamo al Pal Grande, dove si estende un museo della guerra che mette in ombra tutto quanto visto sinora. Proseguiamo poi verso la sella Freikofel sino al lago Cellonsee, tornando sul percorso originario dell’Alta Via Carnica. Infine, raggiungiamo malga Valentinalm, ultima meta della nostra escursione.