“Invecchiare dignitosamente a casa propria”
La popolazione tende a vivere più a lungo e, grazie a Dio e alla medicina, sempre più in salute. La maggior parte degli anziani desidera trascorrere più tempo possibile tra le proprie pareti domestiche, anche a fronte di un fabbisogno assistenziale crescente.
Otto von Dellemann ci illustra il contributo della cooperativa di servizi che presiede.
Sig. von Dellemann, la percentuale degli anziani è in costante aumento. Qual è il loro ruolo nella società attuale?
Otto von Dellemann. Il loro peso è in crescita continua. In Alto Adige oggi si contano circa 100.000 persone over 65, che nel 2030 saranno 140.000. Se un tempo l’invecchiamento era spesso associato a malattia e necessità assistenziali, oggi chi ha 60 anni, ha spesso di fronte a sé ancora 20-30 anni da trascorrere in un buono stato di salute psico-fisica, dedicandosi ai propri passatempi, impegnandosi a favore di iniziative benefiche o, in alcuni casi, continuando a occuparsi di un’attività professionale. Ci apprestiamo quindi a vivere una nuova cultura della terza età che, naturalmente, implica anche nuove sfide.
Perché quello dell’abitazione è un tema chiave durante la vecchiaia?
Otto von Dellemann. L’abitazione soddisfa importanti esigenze sociali e individuali dell’uomo che, con l’avanzare dell’età, assumono un peso ancor maggiore. Gli spazi abitativi ci offrono protezione e isolamento, ma anche occasioni d’incontro e di gestione della propria vita, determinando in misura essenziale la soddisfazione e la qualità della nostra esistenza. Gli anziani desiderano vivere il più a lungo possibile nel loro ambiente, dove possono sentirsi a proprio agio e affrontare la quotidianità con i comfort abituali.
Lei è il presidente della cooperativa “Abitare nella terza età”: a che scopo è sorta e quali obiettivi persegue?
Otto von Dellemann. “Abitare nella terza età” è una cooperativa di servizi che vuole contribuire a rendere le persone in età avanzata più indipendenti e attive a livello personale e abitativo. Questa piattaforma informativa si presenta come una rete e un punto di ascolto per gli anziani e i familiari che hanno particolari esigenze riguardo a queste tematiche. L’obiettivo è proprio quello di consentire ai senior di trascorrere una vita indipendente e dignitosa il più a lungo possibile a casa propria. La maggior parte delle persone, con l’avanzare degli anni, necessita di maggiore assistenza: a nostro avviso, non bisogna avere il timore di avvalersi delle numerose proposte che possono alleggerire la quotidianità.
Di quali proposte stiamo parlando concretamente?
Otto von Dellemann. L’offerta spazia dalla consulenza per abitazioni prive di barriere all’assistenza nella realizzazione pratica, fino ad ausili quotidiani e dispositivi di sicurezza, oltre che servizi di formazione e trasporto. Inoltre, mettiamo a disposizione anche l’assistenza legale e la consulenza a fronte di finanziamenti. Se qualcuno ha bisogno di aiuto o informazioni, è indirizzato al centro di ascolto, che fornisce gratuitamente i servizi richiesti o segnala a chi rivolgersi. In altre parole, cerchiamo di offrire un ventaglio di proposte, tra cui il singolo può individuare quella che fa al caso proprio.
Quali organizzazioni aderiscono alla cooperativa?
Otto von Dellemann. Contiamo 14 strutture: dalla cooperativa edile Arche im KVW a quella sociale Humanitas 24, fino a Consorzio dei Comuni, ma anche APA, Croce Bianca, Raiffeisen OnLine, Raiffeisen Ethical Banking e molti altri. L’adesione è aperta a tutte le realtà che desiderano arricchire l’offerta su questi temi, sviluppando anche servizi innovativi.
“Abitare nella terza età” si pone in concorrenza con gli enti pubblici di assistenza sanitaria?
Otto von Dellemann. Assolutamente no. I nostri servizi vengono proposti a integrazione del settore pubblico, che oggi ha sempre meno risorse per supportare la prevenzione in ambito sanitario. La nostra iniziativa è accolta con favore e supportata dall’amministrazione provinciale e dal Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano.
In alcune realtà, le case di riposo sono un ricordo del passato. Ritiene che le residenze assistite e le strutture multigenerazionali siano la forma abitativa del futuro?
Otto von Dellemann. Le strutture alternative per la vecchiaia sono sempre più importanti, anche se, rispetto ad altri Paesi, in Alto Adige siamo ancora indietro. A Merano è prevista la realizzazione di un edificio multigenerazionale: proprio le esperienze maturate all’estero ci dimostrano che la convivenza tra persone di età diversa può funzionare molto bene; allo stesso modo, anche le residenze assistite rappresentano un modello interessante. L’obiettivo, condiviso anche dal mondo politico, è consentire alle persone di vivere il più a lungo possibile tra le proprie mura domestiche, avvalendosi dei servizi domiciliari. Poiché l’assistenza dei familiari può protrarsi per molti anni ed essere estenuante, sono a favore di un rafforzamento dei servizi diurni e temporanei, in grado di sollevare i familiari sia dall’onere concreto, sia dal coinvolgimento emotivo diretto.
Pensando personalmente alla vecchiaia, quali ritiene gli aspetti più importanti?
Otto von Dellemann. Questa fase della vita non è necessariamente legata a un arresto o a una paralisi dell’attività, quanto piuttosto a un cambiamento, in cui la salute gioca un ruolo essenziale. Tuttavia, l’elisir più importante sono i contatti e i rapporti interpersonali: l’uomo è un animalesociale che, tra i suoi bisogni primari, annovera il legame con i suoi simili. Poiché da anziani si corre il rischio di un graduale assottigliamento della propria rete sociale, è necessario curare con attenzione le relazioni personali. Anche invecchiando, la gente desidera partecipare, non essere esclusa: per questo, bisogna mantenere sempre una certa dose di curiosità, mettendo passione in tutto ciò che si fa.
CENNI BIOGRAFICI
Nativo di Appiano, Otto von Dellemann ha insegnato alle scuole medie di Meltina e Terlano e, fino al suo pensionamento nel 2016, ha diretto l’associazione Kolping Alto Adige in veste di segretario generale. Dal 1985 al 2010 è stato sindaco di Andriano, dove vive dal 1978. Nel 2000 ha assunto la presidenza del movimento anziani all’interno della Südtiroler Volkspartei. Presidente della cooperativa di servizi “Abitare nella terza età”, è a capo della piattaforma dei circoli e delle federazioni anziani dell’Alto Adige. A inizio di gennaio, è stato insignito di un importante riconoscimento e nominato membro onorario delle 5 Kolpinghaus dell’Alto Adige.
Cooperativa “Abitare nella terza età”
Via Beda Weber, 1, 39100 Bolzano
Tel. +39 0471 053 835
www.abitare-nella-terza-eta.it
info@abitare-nella-terza-eta.it