Indipendenza finanziaria, una scelta di coraggio e autostima
A settembre, Susan J. Moldenhauer, esperta finanziaria e career coach, interverrà a un evento organizzato dalla Volkshochschule per spiegare com’è possibile migliorare il proprio atteggiamento nei confronti del denaro e raggiungere obiettivi professionali e personali, incoraggiando in particolare le donne a rendersi economicamente indipendenti. In vista della manifestazione, ci ha concesso questa intervista.
Signora Moldenhauer, Lei opera da anni come coach in ambito finanziario e per la carriera. A Suo avviso, il rapporto delle donne con il denaro è diverso rispetto a quello degli uomini?
Susan J. Moldenhauer. La mia pluriennale esperienza come coach e l’attività di vendita e consulenza nel settore finanziario mi hanno insegnato che le donne sono generalmente più riservate e passive sui temi legati al denaro, tendendo a evitare le responsabilità.
Quali sono gli errori commessi più frequentemente?
Spesso mettono in secondo piano le questioni finanziarie, affidandosi al proprio partner e creando di fatto un legame di dipendenza. In materia di investimenti, sono più caute e ansiose, lasciandosi sfuggire potenziali guadagni, anche se alcuni studi rivelano che riescono a ottenere risultati migliori perché sono più lungimiranti e consapevoli del rischio. In ambito professionale, attribuiscono minore importanza alla propria crescita, un fenomeno che si mani- festa soprattutto in fase di avvio di una nuova famiglia, quando devono lavorare part-time per conciliare gli impegni materni. Nel complesso, si accontentano di un salario inferiore e si battono meno per difendere i propri interessi. Questi modelli comportamentali sono spesso radicati in vecchie convinzioni risalenti all’infanzia, come il timore di non essere all’altezza o la paura del rifiuto e del confronto, che possono avere un impatto finanziario negativo.
Quali sono le ragioni di tale comportamento?
Sono molteplici: per un verso, il denaro rimane uno dei maggiori tabù della nostra società e, per l’altro, alle donne è stata a lungo preclusa la gestione indipendente del denaro. In Germania, ad esempio, possono lavorare senza il consenso del marito solo dal 1957 e aprire un conto corrente dalla fine degli anni Cinquanta. Queste restrizioni storiche pesano ancora oggi e alcuni modelli comportamentali vengono trasmessi e inseriti inconsciamente nel tessuto sociale di generazione in generazione: in alcuni casi, le ragazze vengono educate alla modestia e alla riservatezza, mentre ai ragazzi si insegna a essere sicuri di sé e ad avere maggiori pretese.
Perché è così importante essere “attrezzati” in ambito finanziario?
Una gestione autonoma del denaro garantisce l’indipendenza, nelle decisioni professionali come in quelle private, mentre l’alfabetizzazione finanziaria promuove una maggiore comprensione del valore delle proprie prestazioni, rafforzando la capacità di tutela degli interessi individuali.
Com’è possibile cambiare positivamente il proprio atteggiamento nei confronti del denaro?
Un primo passo può essere quello di esaminare la propria storia finanziaria: qual è stata la prima esperienza formativa? Come venivano amministrate le questioni economiche in famiglia? Queste riflessioni ci permettono di trarre conclusioni sulla nostra gestione attuale e sulle nostre convinzioni. Il denaro, in realtà, ha tre proprietà: è un mezzo di scambio, un’unità di conto e una riserva di valore. Ciò che lo rende speciale sono le emozioni che gli associamo: timori come quello legato alla perdita e alla vergogna, ma anche desideri, sogni e un senso di libertà. Una volta acquisita la consapevolezza di tali collegamenti, possiamo ribaltare le nostre convinzioni e sviluppare un atteggiamento positivo nei suoi confronti.
Quali sono i primi passi per investire?
Per tutte le donne vale il principio che non è mai troppo tardi per iniziare. Il primo passo è “fare pulizia”, cioè il punto della propria situazione finanziaria: ciò comprende un’attenta analisi di entrate e uscite, la stesura di un budget e un consumo consapevole per evitare esborsi superflui. Naturalmente è importante anche rivedere periodicamente gli investi- menti e le polizze in essere, verificandone l’opportunità e la conformità con i propri obiettivi personali. Infine, avvalendosi di un consulente qualificato, è possibile sviluppare una strategia individuale che si adatti ai propri obiettivi, all’orizzonte temporale e al profilo di rischio.
Come dovrebbero affrontare i temi finanziari le coppie?
Quando si rivolgono a me per un coaching, le incoraggio sempre a parlare apertamente di denaro: possono approcciare insieme ogni questione finanziaria oppure occuparsi ciascuno del proprio patrimonio, però sarebbe bene che le spese comuni venissero effettuate da un conto cui entrambi contribuiscono regolarmente. A seconda del reddito e della fase della vita, ogni coppia dovrebbe inoltre decidere congiuntamente la suddivisione di compiti domestici e cura dei figli. Infine, sarebbe importante effettuare un accantonamento regolare, ai fini della costituzione di un patrimonio o di una pensione complementare, a favore del partner con maggiori lacune a livello reddituale e contributivo (di solito, le madri).
Quali sono le responsabilità della scuola in tema di educazione al denaro?
Poiché molte famiglie non hanno sufficienti conoscenze o non affrontano apertamente tali questioni, ritengo sia estremamente importante introdurre l’educazione finanziaria come materia obbligatoria nelle scuole. In tal senso, è importante non limitarsi alle nozioni di base su denaro, mercati ed economia, ma includere anche qualche accenno a spirito imprenditoriale, responsabilizzazione, gestione di crisi e cambiamenti, oltre che rafforzamento della resilienza. Credo che in questo ambito ci sia un notevole margine di miglioramento.
Lei sarà ospite dell’evento VHS “Empowerment finanziario per le donne” organizzato dalla Volkshochschule (vedi info accanto). Qual è il messaggio più importante che trasmetterà in quella sede?
Il cambiamento ha inizio sempre con il primo passo: il momento giusto per prendersi cura dei propri obiettivi (professionali) e delle proprie finanze è ora.
“Empowerment finanziario per le donne”
venerdì 27 settembre, alle 18, presso il Padiglione Raiffeisen a Bolzano
Migliora il tuo atteggiamento verso il denaro e raggiungi i tuoi obiettivi personali e professionali grazie a coraggio e autostima La conferenza si terrà venerdì 27 settembre, alle 18, presso il Padiglione Raiffeisen a Bolzano, in Via Raiffeisen 2, iscrizione obbligatoria a info@vhs.it o al numero 0471 061444. Il 28 settembre, nella sede della Volkshochschule presso la Waltherhaus di Bolzano, si terrà un workshop di approfondimento sullo stesso tema. Gli eventi sono organizzati dalla Volkshochschule Südtirol (VHS) in collaborazione con il gruppo di lavoro “Donne alla guida di società cooperative” della Federazione Raiffeisen.
CENNI PERSONALI
Autrice e career coach con una formazione finanziaria e oltre 23 anni di esperienza in quest’ambito, tra le sue competenze rientrano la consulenza, la vendita, il reclutamento, la formazione e la gestione del personale. Ha raggiunto la notorietà anche grazie al suo libro “Kenne Deinen Wert!” (Conosci il tuo valore, NdT) e ai suoi articoli su Spiegel Online, dove dà preziosi consigli su carriera e trattative salariali.