Il subconscio, un fattore di successo
Alexander Hartmann, rinomato coach motivazionale e autore di bestseller, conosce il funzionamento della psiche umana e sa come farle ottenere prestazioni d’eccellenza. Su invito esclusivo della Federazione Raiffeisen, in autunno sarà ospite a Bolzano. In quest’intervista ci concede un’anteprima dei suoi avvincenti seminari.
Sig. Hartmann, Lei paragona spesso l’inconscio umano con un elefante. Ci può spiegare meglio cosa intende?
Alexander Hartmann. Che lo ammettiamo o meno, ciascuno di noi possiede un elefante interiore, che è il nostro inconscio. L’elefante è un animale forte e possente, che apprende rapidamente e non dimentica nulla; quando si mette in marcia, non c’è niente che possa fermarlo.
L’“elefante interiore” determina, quindi, il nostro comportamento e benessere?
Alexander Hartmann. Sì, potremmo metterla così. A volte ci conduce ai nostri obiettivi, carico di energia, motivazione, entusiasmo e idee brillanti. Altre volte ci trascina pigramente, rimanendo ancorato a vecchi schemi comportamentali, nella direzione opposta.
CENNI BIOGRAFICI
Classe 1985, Alexander Hartmann ha studiato ipnosi e ipnositerapia. Dopo aver avviato la sua carriera come prestigiatore, nel 2012 ha sostituito il palco dei teatri con quello delle sale conferenze, per divulgare le sue conoscenze a coach, trainer e medici. Nel 2014 ha dato il via a uno show televisivo, trasmesso in 14 Paesi. Il suo libro “Mit dem Elefant durch die Wand” è diventato un bestseller. In occasione di conferenze e seminari, illustra la forza che scaturisce dalle idee e le possibilità di sfruttarla per raggiungere più rapidamente i nostri obiettivi, portando leggerezza e divertimento nella nostra vita.
… ed è responsabile, pertanto, del raggiungimento dei nostri obiettivi?
Alexander Hartmann. L’inconscio è essenziale per la realizzazione di progetti e visioni: dipende da lui se siamo dilaniati dai dubbi, bloccati o distratti da aspetti marginali, o se invece, trascinati da un’ondata di entusiasmo e motivazione, riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi con azioni consapevoli.
Che cosa fa, dunque, fallire le persone nel loro percorso verso il successo personale e/o professionale?
Alexander Hartmann. Sull’elefante, cioè il nostro subconscio, siede il “fantino”, che è il nostro pensiero razionale e cosciente. Il problema è che il fantino può dire “andiamo a destra”, ma se l’elefante vuole andare a sinistra, noi andiamo a sinistra. Il nostro subconscio è sempre più forte della nostra parte razionale: per questo dobbiamo imparare a lavorarci, quindi a comunicare con l’elefante, per averlo al nostro fianco nel perseguimento dei nostri obiettivi.
Una volta che abbiamo preso coscienza di alcuni aspetti, possiamo quindi apprendere e mettere in pratica alcune tecniche per controllare la nostra vita?
Alexander Hartmann. Esattamente. Solo noi rispondiamo della nostra vita e possiamo controllarla: la nostra realtà è frutto delle nostre convinzioni.
Sembra facile, ma com’è possibile applicare questo principio alla vita quotidiana? Che consigli può dare ai nostri lettori?
Alexander Hartmann. Sono due i fattori che aiutano l’elefante nell’apprendimento: la ripetitività e l’intensità emotiva. Rispetto al primo punto, è importante non limitarci a scrivere i nostri obiettivi una volta sola, ma è bene ripeterlo con regolarità. Ciò aiuta a tracciare un percorso profondo nelle vie neuronali del cervello, a beneficio del nostro elefante. Personalmente, per i miei quattro obiettivi principali, lo faccio quattro volte al giorno. La prima appena alzato, in maniera molto sintetica: è un’attività che mi porta via meno di tre minuti, ma aumenta incredibilmente focalizzazione e motivazione. Rispetto all’intensità emotiva, consiglio invece di fare esperienze reali che lascino tracce nel subconscio. Se desiderate un’auto da sogno, andate a fare un giro di prova, anziché restare a livello onirico, e vedrete quali forze creative si scateneranno al vostro interno. Questo metodo è semplicissimo, ma molto efficace.
Vi rientra anche l’ipnosi?
Alexander Hartmann. Troppo spesso l’ipnosi è associata a manifestazioni spettacolari e video inquietanti che girano in rete, in cui le persone sono spinte a fare cose senza senso. In realtà, il processo ipnotico funziona così: le parole innescano pensieri e questi, a loro volta, una sensazione nel corpo che si trasforma in un’esperienza. Nel migliore dei casi, quest’esperienza modifica le nostre convinzioni, rendendo possibile il cambiamento. L’ipnosi, dunque, non è altro che una forma di comunicazione in grado di scatenare qualcosa.
Può capitare che il contesto esterno sia così grave da rendere vane anche le migliori tecniche mentali?
Alexander Hartmann. Sì, ma proprio in questi casi può tornare utile avere a portata di mano uno strumento per affrontare la realtà con più forza e leggerezza.
Che cos’è per Lei il successo?
Alexander Hartmann. Per me, successo professionale significa fare ciò che si ama e, al contempo, ricavarci abbastanza da vivere bene. Il mio scopo è spronare le persone, essere fonte d’ispirazione e trasmettere loro alcune conoscenze. Ma il successo implica anche porsi degli obiettivi che riescano a “smuovere” qualcosa: non solo per noi stessi, ma anche – seppure in piccolo – per il mondo. Ad esempio, insieme al mio team, ho contribuito al finanziamento di una scuola in Ruanda.
A cosa è dovuto il fatto che la maggior parte delle persone sa così poco sull’inconscio?
Alexander Hartmann. Non ci è mai data occasione di apprendere qualcosa su questo argomento, né a scuola né durante la formazione o gli studi universitari. Dall’Illuminismo in avanti, la nostra società si ritiene totalmente razionale, ma sbaglia: l’uomo non è una macchina logica, ma un meraviglioso organismo altamente illogico ed emotivo.
Seminari di Alexander Hartmann a Bolzano
- L’inconscio, un fattore di successo: 21 novembre 2018, dalle 9 alle 17
- L’abilità di essere produttivi: 22 novembre 2018, dalle 9 alle 17
Luogo: Hotel Four Points by Sheraton, Bolzano
Iscrizione e informazioni: rvs.bildungswesen@raiffeisen.it