“Essenziale una stima esatta dei costi”
Comprare casa conviene, a condizione di evitare i classici errori in fase di finanziamento poiché altrimenti, come riferisce Anita Waldner, il sogno di un’abitazione può trasformarsi in un incubo. In quest’intervista, ci svela le principali trappole finanziarie.
Sig.ra Waldner, quali sono gli errori più frequenti in questa fase?
Anita Waldner. Cominciamo dal capitale: in linea di principio, almeno un quarto della spesa complessiva dovrebbe essere coperto da mezzi propri, poiché ogni euro in più richiesto in prestito va ad aumentare i costi. Inoltre, talvolta si calcola male il fabbisogno: in caso di sottostima, può essere necessario un nuovo finanziamento, spesso legato a costi maggiori; in caso di sopravvalutazione, invece, lievitano le spese accessorie per imposta sostitutiva, spese notarili, commissioni di pratica, ecc. Per questo, è essenziale una stima esatta. Infine, molti clienti confondono il tasso nominale con quello effettivo, ma solo quest’ultimo è davvero indicativo, poiché contempla tutti gli oneri che gravano sul finanziamento.
È possibile risparmiare qualcosa apportando la propria opera, ad esempio, in fase di costruzione o ristrutturazione?
Anita Waldner. Spesso si tende a sopravvalutare il proprio contributo. Molte persone credono di essere in grado di sostituirsi agli artigiani, magari con l’aiuto di amici, non tenendo conto delle loro reali capacità o del tempo a disposizione. E, alla fine, normalmente questo si traduce in un aumento dei costi, anziché in un risparmio.
Quali sono le altre “trappole” da evitare?
Anita Waldner. La vita prosegue anche dopo l’acquisto della casa e, pertanto, è necessario essere pronti ad affrontare eventuali imprevisti. Per questo è bene non “ipotecare” tutto il reddito, ma tenere una riserva di liquidità pari a circa tre-sei mensilità per ogni evenienza. È importante, inoltre, non trascurare i costi accessori, come la parcella notarile, l’eventuale provvigione dell’intermediario, l’imposta di registro e sostitutiva, ecc., che complessivamente possono ammontare fino al 15 percento del prezzo d’acquisto.
Quali sono, invece, gli aspetti di cui tenere conto per il rimborso del prestito?
Anita Waldner. Oltre a quanto già detto, bisogna considerare che più basso è l’importo delle rate e maggiore è il tempo necessario per rimborsare il finanziamento, che idealmente dovrebbe avvenire prima del pensionamento. E, naturalmente, più lunga è la durata e maggiori sono i costi complessivi del mutuo. Infine, tutti proprietari di un’abitazione dovrebbero accantonare del denaro per futuri interventi di ristrutturazione. Anche questi esborsi non vanno dimenticati.
Per saperne di più: www.raiffeisen.it/it/la-mia-casa