Escursione circolare da Laghetti a Pochi lungo il sentiero Dürer
L’Alto Adige meridionale offre la cornice ideale per suggestive escursioni primaverili. Uno dei percorsi è stato intitolato al pittore tedesco Albrecht Dürer che, in occasione del suo primo viaggio a Venezia, nel 1494, fu costretto a fare una deviazione per Pochi sino alla Valle di Cembra, a causa di un’alluvione nella Valle dell’Adige.
Dati del tour
Lunghezza: 13,1 km
Durata: 4 h e 40 min.
Ascesa: 776 m
Discesa: 414 m
Grado di difficoltà: agevole
Il tour per iPhone a Android
Descrizione del tour
Si inizia seguendo la via n. 7 sino al bivio per Cauria. Qui, a destra, s’imbocca il sentiero
Dürer, proseguendo sino a Pochi. Il percorso n. 3 scende nel Giardino delle sculture sino a valle. Da Baita Garba, si percorre la strada sino alla residenza “Ansitz Karneid”, svoltando poi a destra per tornare a Laghetti. Alla diramazione dopo la “Ansitz Karneid”, manca un segnavia: proseguire a destra.
guida naturalistica e paesaggistica
Una visita al forno da calce, anche se breve, è un’esperienza imperdibile
Olav Lutz, guida naturalistica-paesaggistica,
olav.lutz@rolmail.net
Mentre le montagne sono ancora ammantate di neve, nella Bassa Atesina ogni cosa verdeggia e germoglia. Il nostro punto di partenza è la frazione di Laghetti di Egna, poco prima di Salorno. Lasciamo il parcheggio adiacente al cimitero e, dopo pochi metri, sulla destra, scorgiamo una grande tavola panoramica: qui comincia il sentiero Dürer n. 7. Risaliamo dapprima un tratto di strada asfaltata, per poi imboccare il sassoso sentiero forestale seguendo il segnavia per Crozol. Ammiriamo il panorama che si schiude sulla Valle dell’Adige sino a Favogna e al versante meridionale del massiccio della Mendola.
Le suggestive opere nel Giardino delle sculture
I forni da calce, testimoni del passato
Prima di addentrarci nella vallata laterale, sulla sinistra, scorgiamo un’indicazione per un forno da calce: questa singolare e interessante testimonianza del passato, quando la calce spenta svolgeva un ruolo fondamentale nella realizzazione di opere murarie, merita senza dubbio una visita. Qui abbonda il legname che doveva alimentare il forno da calce per giorni e giorni. Anche la pietra calcarea, in quest’area, è essenziale per la produzione del prezioso materiale.
Scorci maestosi e Giardino delle sculture
Giungiamo nella gola oltrepassando un ponte imponente e proseguiamo a destra lungo il sentiero Dürer. Lasciata la via n. 7, che conduce verso Cauria, continuiamo in direzione Pochi. Verso sud, si apre una vista senza eguali in direzione della Paganella, mentre a nord si ergono il Salto e il Monte Ivigna. Prima di raggiungere il paesino di Pochi, svoltiamo a destra, scendendo lungo il sentiero sino al Giardino delle sculture, dove ci riposiamo e rifocilliamo: si tratta di un gioiello costellato di sculture e opere in metallo e pietra, realizzate per lo più dall’artista Sieglinde Tatz Borgogno, ma non solo. Scendendo tra incantevoli suggestioni, giriamo a destra e seguiamo la strada sino al fondovalle, oltrepassando un allevamento ittico e Baita Garba. Sulla strada asfaltata, tra meleti e vigneti, affianchiamo la residenza “Ansitz Karneid”, per poi tornare a Laghetti. Dopo pochi metri, approdiamo al punto di partenza della nostra escursione primaverile: di fatto, si tratta di una passeggiata adatta a ogni stagione, ma la fioritura e il risveglio della natura la rendono particolarmente affascinante.