Magazine 03/24 -

Commento di borsa: La dinamica dell’incertezza

Dott. Martin von Malfèr, reparto servizi finanziari, Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA

Noi esseri umani ci muoviamo nello spazio e nel tempo: volgendo lo sguardo alle esperienze pregresse, cerchiamo di trarre conclusioni per il presente e il futuro. Le decisioni che prendiamo si basano sulle nostre aspettative, ma il domani rimane avvolto dall’incertezza fino a quando non si concretizza. In generale, siamo a malapena in grado di cogliere le variabili che influenzano l’avvenire: le previsioni formulate spesso si rivelano sbagliate, devono essere corrette e ci mettono in crisi. Questo continuo alternarsi di attese e delusioni ci costringe ad apportare continui aggiustamenti per individuare le possibili linee d’azione.

 

Sui mercati finanziari la situazione è analoga. Gli investitori “comprano” il futuro: le aziende convincenti crescono, mentre le delusioni provocano un tracollo delle quotazioni. Tuttavia, i perdenti di ieri possono diventare i vincitori di oggi: i modelli su cui si basano gli investitori spesso perdono di valore, perché si fondano su esperienze passate che non contano più nulla.

Per quest’anno, si prevede che l’Europa registrerà uno sviluppo debole mentre, al contrario, gli Stati Uniti vantano ottime prospettive di crescita in un anno segnato da elezioni, da ampi investimenti in infrastrutture e armamenti e dai profitti derivanti dai combustibili fossili. È pertanto ipotizzabile che a breve i tassi di interesse scendano in Europa e rimangano stabili negli USA, con un differenziale in aumento che potrebbe portare a un rafforzamento della valuta americana. Tuttavia, il recente andamento degli utili societari in queste due macroaree ha dimostrato quanto rapidamente le aspettative possano essere deluse, deprimendo i prezzi delle azioni: è quanto accaduto nello scorso mese di aprile, in controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi 20 anni. Il contesto continua a rimanere dominato dall’incertezza e la produzione europea sta subendo la crescente pressione competitiva della Cina. Se le misure per promuovere la delocalizzazione avranno effetto, la situazione potrebbe però presto cambiare e gli investimenti essere nuova- mente dirottati sul Vecchio Continente, facendo crescere i prezzi di obbligazioni e azioni europee.