Polizza obbligatoria contro le calamità naturali: vademecum per le aziende
Alex Nössing, consulente alle aziende, chiarisce un punto fondamentale: il nuovo obbligo di legge sulla tutela contro le calamità naturali riguarda praticamente tutte le imprese altoatesine e prevede scadenze ben precise.
Dal 31 marzo 2025, le aziende iscritte al Registro delle imprese italiano sono tenute a stipulare una polizza contro eventi naturali quali terremoti, inondazioni, alluvioni e frane. L’obiettivo di tale misura è il rafforza- mento della loro resilienza economica e la loro tutela dalle conseguenze finanziarie di fenomeni meteorologici estremi.
Come sottolinea Nössing, l’obbligo si applica a tutte le aziende con sede legale in Italia, indipendentemente da dimensioni e settore, nonché a quelle straniere con una filiale sul territorio nazionale.
Fanno eccezione esclusivamente le realtà agricole, come definite dal codice civile, già coperte dal fondo nazionale “AgriCat”.
Di particolare rilievo sono le scadenze scaglionate per la sottoscrizione della polizza, che variano in funzione delle dimensioni aziendali. Se le grandi imprese hanno dovuto adempire all’obbligo entro il 31 marzo 2025 e le medie il 1° ottobre 2025, per le piccole e microimprese il termine è fissato al 31 dicembre 2025.
La classificazione segue i parametri europei:
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microimprese: meno di 10 dipendenti, fatturato o bilancio fino a 2 milioni di euro;
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piccole imprese: fino a 50 dipendenti, fatturato o bilancio fino a 10 milioni di euro;
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medie imprese: fino a 250 dipendenti, fatturato fino a 50 milioni o bilancio fino a 43 milioni di euro.
La polizza di Assimoco “Catastrofi naturali impresa”, spiega Nössing, copre l’intero patrimonio aziendale: edifici, macchinari, impianti, attrezzature e terreni. Ai clienti di Assimoco stessa e a chi la abbina ad altre coperture patrimoniali sono riservati particolari vantaggi.
Sebbene non siano previste sanzioni amministrative per il mancato rispetto dell’obbligo assicurativo, Nössing mette in guardia dalle conseguenze:
senza una polizza valida, le aziende possono perdere l’accesso a sussidi pubblici, contributi e agevolazioni finanziarie, anche in caso di calamità. Una situazione che, nel momento del bisogno, può mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa dell’impresa. Il suo appello a soci e clienti delle Casse Raiffeisen: “Non aspettate l’ultimo momento: rivolgetevi per tempo alla vostra Cassa e verificate le soluzioni operanti per la vostra attività.”
OBBLIGO ASSICURATIVO IN ITALIA
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Dal 2025, tutte le aziende italiane iscritte al Registro delle imprese sono tenute a stipulare una polizza contro le calamità naturali.
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Fanno eccezione solo le realtà agricole, già tutelate dal fondo “AgriCat”.
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Nel nostro Paese, i danni provocati da eventi naturali come inondazioni, frane e terremoti sono quasi raddoppiati rispetto agli anni Duemila. Solo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2023 ha generato costi per circa 8,5 miliardi di euro*.
- L’entrata in vigore dell’obbligo è graduale
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Grandi aziende: dal 31 marzo 2025
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Medie imprese: dal 1° ottobre 2025
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Piccole e microimprese: entro il 31 dicembre 2025
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Senza una copertura assicurativa, in caso di sinistro, può venire meno il diritto di accesso ai fondi pubblici.
*Fonte: La Repubblica, “L’Italia fragile del clima estremo”, 22 ottobre 2025

