“Donne e leadership, un binomio vincente!”
Paulina Schwarz è un’imprenditrice attiva in vari organismi che, in veste di presidente di un gruppo di lavoro, si batte per una maggiore presenza femminile ai vertici delle cooperative. In quest’intervista ci espone il suo pensiero.
Signora Schwarz, ci spiega perché è stato fondato il gruppo di lavoro che presiede?
Paulina Schwarz. Purtroppo, le donne sono ancora troppo poco rappresentate negli organi gestionali delle società cooperative: per contrastare questa situazione, nel 2015, la Federazione ha istituito il gruppo di lavoro “Donne alla guida delle cooperative”. In stretta collaborazione con le organizzazioni femminili, svolgiamo un’opera di sensibilizzazione volta a motivare un maggior numero di donne a candidarsi o a far parte dei consigli di amministrazione e di vigilanza. In tal senso, sono essenziali il confronto e l’indicazione di modelli di riferimento.
Qual è la situazione attuale?
È molto varia a seconda del settore. Nelle Casse Raiffeisen, la quota femminile è aumentata costantemente negli anni, passando dal 9% del 2013 al 30% attuale, e sono pochi gli organi amministrativi in cui non sono presenti donne. Questo confortante incremento è il frutto di una continua opera di sensibilizzazione, ma è da ricondurre anche all’intervento della vigilanza bancaria e della legge più in generale: la nuova normativa regionale ha, infatti, introdotto obbligatoriamente la rappresentanza di genere, che prevede un numero minimo di donne nei consigli di amministrazione e di sorveglianza (in base alle dimensioni).
Quindi, la quota femminile obbligatoria è necessaria per stimolare il cambiamento?
La prassi dimostra che è indispensabile per raggiungere un determinato standard: a mio avviso, è uno strumento valido fino a quando un maggior numero di donne non sarà disposto a candidarsi ed essere presente ai vertici di un’organizzazione. Il management di una cooperativa dovrebbe essere rappresentativo dei propri membri: se la nostra società è mista, perché mai dev’esserci questa netta separazione tra uomini e donne negli organismi di governo? In sostanza, si tratta di fare un buon lavoro, assumersi le proprie responsabilità e prendere decisioni per il raggiungimento di obiettivi comuni a beneficio dei soci.
E qual è la situazione nelle altre cooperative?
In quelle agricole, si contano poche donne “al comando”. Ciò è dovuto in parte a ragioni storiche e tradizionali: anche in questo caso, in collaborazione con le organizzazioni degli agricoltori, stiamo adottando iniziative per stimolare un cambiamento. Solo nelle cooperative sociali troviamo una situazione equilibrata, perché sono soprattutto le donne a svolgere professioni sociali e assistenziali.
Ritiene che la compatibilità tra famiglia e lavoro sia ancora il motivo principale che frena la presenza femminile negli organi direttivi?
Credo proprio di sì, seppure operare nei comitati esecutivi sia diventato più oneroso, in termini di tempo e impegno, anche per gli uomini. Per le donne, la creazione di una famiglia e la cura dei figli sono importanti fattori decisionali. Anche se negli ultimi anni, a livello comunale, si sono compiuti grandi passi in tema di assistenza all’infanzia, non è ancora possibile contare su un servizio che copra l’intera giornata e sulla dovuta flessibilità. Inoltre, in Alto Adige, tra le generazioni meno giovani prevale ancora una distribuzione dei ruoli piuttosto tradizionale e specifica per genere, sia in famiglia che sul lavoro.
Signora Schwarz, dal 2022 Lei è vicepresidente della Federazione Raiffeisen e, in primavera, è stata eletta presidente della Cassa Raiffeisen Etschtal, unica donna a livello provinciale a ricoprire questa carica. Come si trova in questi ruoli?
Si tratta di una grande sfida, che ho accettato con gioia ed entusiasmo, ma anche con molto rispetto. Ciò che mi aiuta è la certezza di avere il sostegno attivo degli organi gestionali e di tutti i miei collaboratori, ma anche la fiducia dei soci, attingendo nuova energia e coraggio dall’esito positivo di una situazione difficile o dall’individuazione di una via d’uscita accettabile.
I colleghi maschi Le hanno mai messo i bastoni tra le ruote? Che consigli si sentirebbe di dare alle donne coinvolte?
In realtà non ho subito colpi bassi, ma ovviamente è importante non soppesare ogni parola o prenderla sul personale: non è necessario dare ascolto a tutto ciò che si sente (ride). In genere sono molto cauta nei consigli, ma credo che le donne dovrebbero semplicemente affrontare ogni questione con maggiore autostima, fiducia in se stesse e coraggio, senza cadere nella trappola del perfezionismo. Il mio suggerimento è quello di “fare e basta”: chi affronta le cose con gioia, ottiene successo. Naturalmente è richiesta una certa predisposizione al rischio, non essendo possibile prevedere e valutare in anticipo ogni circostanza. In ogni caso, quella di candidarsi a ricoprire una carica e dare il proprio contributo in un organo direttivo rimane una decisione personale.
Per concludere l’intervista, Le chiedo di completare la seguente frase: donne e leadership…
… è un binomio perfetto, direi!
Tre donne ai vertici della Cassa Raiffeisen Etschtal: da sx, la direttrice Susanne Huber, la presidente Paulina Schwarz ed Evelyn Reich, membro del collegio sindacale
Paulina Schwarz – cenni biografici
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Nata e residente a Meltina
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Ha studiato Giurisprudenza a Bologna e Trento
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Per 8 anni, è stata responsabile della sezione Edilizia presso apa-Confartigianato Imprese
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È fondatrice e direttrice di PRONORM Consulting, società di consulenza e servizi
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È presente in vari organismi cooperativi
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Dal 2022, è vice-presidente della Federazione Raiffeisen
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Dalla primavera 2023, è presidente della Cassa Raiffeisen Etschtal
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Da ottobre, è membro del cda e del direttivo dell’Unione Internazionale Raiffeisen