Risparmiare energia e denaro
Vi è arrivata la bolletta della luce o del gas? Prima di aprirla, mettetevi comodi. E leggete i nostri consigli per risparmiare energia.
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Anno nuovo, vecchie preoccupazioni: l’inflazione si mantiene alta e le abitazioni sono riscaldate meno degli anni scorsi (seppur più di quanto temuto). Ora spetta a ciascuno di noi individuare una strada per risparmiare energia e, di conseguenza, denaro: i modi per farlo sono più d’uno.
Consumi consapevoli
Il direttore tecnico dell’Agenzia per l’Energia dell’Alto Adige – CasaClima, Ulrich Klammsteiner, di formazione fisico, in questi mesi sta girando la provincia per informare i cittadini sul risparmio energetico. A suo avviso, cambiando le nostre abitudini si può ottenere molto. L’energia utilizzata per la doccia, ad esempio, “costa” almeno un centesimo di euro per litro di acqua calda e un soffione standard ne consuma circa 10 litri al minuto, pari a 10 centesimi. “Si può risparmiare un euro ogni volta che si fa una doccia veloce”, afferma Klammsteiner, “consentendo a una famiglia di ‘tagliare’ oltre 100 euro l’anno”. Con le rubinetterie a risparmio idrico, i consumi si abbassano ulteriormente, ma naturalmente conta anche la fonte utilizzata per scaldare l’acqua.
Ridurre la temperatura interna di un grado può far risparmiare dal 5 al 7% sui costi di riscaldamento in edifici vecchi e fino al 10% in quelli
nuovi: quanto si traduce in euro dipende dal tipo di fabbricato (nuovo o vecchio, casa unifamiliare o condominio) e dalle fonti utilizzate (gas, gasolio, legna, pellet).Per diminuire i consumi, si possono spegnere completamente i dispositivi elettronici o acquistarne di nuovi: gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica consentono di risparmiare da 80 a 100 kWh all’anno, ma al momento dell’acquisto è bene tenere conto del rapporto costi-benefici.
Anche i politici hanno riconosciuto l’importanza del problema e stanno mettendo a punto pacchetti di aiuti per le persone a basso reddito: chi ha un “ISEE” inferiore a 40.000 euro, ad esempio, può richiedere alla Provincia un “bonus bollette” di 500 euro. Inoltre, è stato aumentato l’assegno familiare, il governo ha concesso un contributo ai cittadini meno abbienti e alcuni fornitori di energia elettrica stanno offrendo degli sgravi ai propri clienti.
Risparmiare con la ristrutturazione
Ma tutto questo copre solo una piccola parte dei rincari di elettricità, gas, combustibile e legna da ardere. Per ottenere un risparmio significativo, non si può prescindere da una ristrutturazione edilizia anche se, naturalmente, è tutta una questione di costi. Ne vale davvero la pena? Klammsteiner consiglia di fissare delle priorità e di porsi alcune domande: quali componenti edili non sono più idonei? Ci sono spifferi, le finestre si appannano o si forma la muffa? L’impianto di riscaldamento si è guastato più volte o ha un’efficienza inferiore al 90%? In tutti questi casi, è consigliabile rivolgersi a un consulente energetico e informarsi sulle possibili sovvenzioni. Lo sforzo viene presto ripagato, come ci informa Klammsteiner. “Migliorare l’effi- cienza energetica di un edificio conviene, l’investimento si ripaga in quasi tutti i casi entro dieci anni, grazie alle sovvenzioni e alla riduzione dei consumi. Se in più si considera il comfort abitativo, lo sforzo vale sempre la pena”.
Quali fonti?
Una domanda che molti si pongono prima di progettare una nuova abitazione o avviare una ristrutturazione è quale sia la fonte più adatta. Tuttavia Klammsteiner raccomanda di puntare su altre priorità: “La cosa più importante è contenere i consumi: in fase di ristrutturazione, ogni centimetro di coibentazione fa la differenza”. Si deve poi considerare il grado di autosufficienza, cioè la quantità di energia che l’edificio è in grado di produrre in autonomia, ad esempio, attraverso un impianto solare termico o fotovoltaico. Qual è il fabbisogno aggiuntivo? Quanto sono elevati i costi di progettazione, installazione, funzionamento e manutenzione di tale sistema? “Solo alla fine entra in gioco la scelta della fonte”, spiega Klammsteiner. “Nelle nuove costruzioni si registra una forte tendenza verso le pompe di calore alimentate elettricamente, mentre nelle ristrutturazioni il mio auspicio è che le caldaie a gasolio vengano sostituite da sistemi di riscaldamento a biomassa o, quanto meno a gas, anche in combinazione con pompe di calore.”
La crisi quale opportunità
Nonostante le preoccupazioni causate dal costo dell’energia, è possibile scorgere anche un’opportunità. La conversione dell’approvvigionamento energetico da carbone, petrolio e gas alle energie rinno-vabili è stata annunciata molte volte, ma i progressi finora sono stati contenuti. L’attuale crisi energetica e il forte rincaro dei prezzi potrebbero dare la giusta “spinta” per ottenere risultati che altrimenti avrebbero richiesto tempi molto lunghi.
“Questa crisi ha sicuramente accelerato alcuni processi che negli ultimi anni si erano arenati”, afferma Ulrich Klammsteiner. “Sebbene in Alto Adige un’elevata percentuale del fabbisogno energetico delle abitazioni potesse essere coperta da fonti rinnovabili, a causa del prezzo molto contenuto del gas non era sempre la soluzione più vantaggiosa dal punto di vista finanziario. Ora la situazione è radical-mente cambiata.”
“Il comportamento dei consumatori può fare la differenza”
Ulrich Klammsteiner ha alcuni consigli da dispensare per limitare i consumi domestici. L’efficienza energetica sarà una sfida del futuro, ma bisogna evitare decisioni affrettate.
Signor Klammsteiner, Lei è in prima linea nella “battaglia” per il risparmio energetico. Qual è l’atteggiamento di chi si rivolge a Lei, dopo tutti questi anni in cui l’energia era a buon mercato e sembrava disponibile in misura illimitata?
Ulrich Klammsteiner: Ogni caso è diverso dall’altro. Chi abita in una CasaClima nuova o ben ristrutturata è più sereno, anche se in queste abitazioni il fabbisogno di acqua calda ed elettricità diventerà sempre più cruciale. Tra chi vive in un edificio non risanato, invece, si fa già largo una certa inquietudine, ma anche nel settore alberghiero la questione è molto sentita. Ormai è chiaro a tutti che non è sufficiente passare a fonti più economiche, ma che è fondamentale l’efficienza energetica: si tratta di una situazione destinata ad accompagnarci a lungo e in ogni ambito.
Cosa si può fare a casa propria, senza sforzi eccessivi, per risparmiare energia e ridurre conseguentemente i costi?
Il comportamento degli utenti è deter- minante per il consumo domestico.
È possibile risparmiare energia attraverso la riduzione mirata della temperatura ambiente, l’abbassamento notturno e la regolazione della curva di riscaldamento, ma anche stando attenti ai consumi di acqua calda.
Anche i prezzi dell’elettricità hanno subito un forte rincaro…
Per quanto riguarda l’elettricità, ci sono pochi modi per risparmiare, a parte spegnere gli elettrodomestici e l’illuminazione. In ogni caso, è bene continuare a usare in maniera efficiente lavastoviglie e lavatrici, perché lavando e risciacquando a mano si consuma molta acqua calda.
A quali aspetti bisogna prestare maggiormente attenzione in fase di rinnovamento dell’impianto di riscaldamento o di coibentazione dell’abitazione?
È essenziale agire in maniera ponde- rata. Non bisogna prendere decisioni affrettate, ma chiarire attentamente dove è necessario intervenire, facendo un calcolo di costi e benefici. La materia è molto complessa e spesso può essere opportuno avva- lersi della consulenza di un esperto.
Consigli per risparmiare energia in casa
Riscaldamento
- Ridurre la temperatura ambiente
- Utilizzare termostati con controllo orario per il funzionamento giorno/notte, nei fine settimana e nei periodi di ferie; regolare periodicamente i tempi di accensione
- Per arieggiare i locali riscaldati, non aprire la ribalta delle finestre, ma spalancarle per alcuni minuti
- Non coprire con mobili o tende i radiatori; posizionarvi dietro una pellicola riflettente
- Riscaldare i locali inutilizzati (chiudendo le porte per evitare la formazione di muffa!) alla temperatura minima antigelo (5° C)
Acqua calda
- Lasciare scorrere l’acqua il meno possibile
- Fare la doccia anziché il bagno
- Installare rubinetteria a risparmio idrico (in particolare, soffioni doccia a basso flusso)
- Abbassare a 55-60° C la temperatura dell’acqua calda nella caldaia (attenzione: temperature inferiori aumentano il rischio di legionella)
- Se possibile, spegnere le pompe di circolazione dell’acqua calda durante la notte
Energia elettrica
- Spegnere gli apparecchi elettrici a fine uso (non lasciarli in standby) e utilizzare prese di corrente disattivabili (ciabatte)
- Impiegare portatili o tablet al posto del PC; accendere stampanti, modem e altri dispositivi solo in caso di effettiva necessità
- Verificare le guarnizioni del frigorifero, sbrinare il vano congelatore e tenere controllata la temperatura di frigo (6° C) e congelatore (-18° C)
- Avviare la lavatrice solo a pieno carico, impostando se possibile una temperatura di 30-40° C
- Passare da lampade a incandescenza e alogene a LED
- Spegnere le luci quando non sono assolutamente necessarie
- Sostituire i vecchi elettrodomestici (se non più funzionanti) con prodotti più efficienti dal punto di vista energetico.