Il lago di Sorapis nelle Dolomiti Bellunesi
Considerato uno dei laghi di montagna più belli delle Dolomiti, questo specchio turchese a 1.900 metri di altitudine incanta i suoi visitatori, che accorrono soprattutto in estate.
Dati del tour
Lunghezza: 12,7 km
Durata: 3 h e 45 min.
Salita: 639 m
Discesa: 631 m
Grado di difficoltà: medio
Descrizione del percorso
Si parte da Passo Tre Croci (a 8,1 km da Cortina), che da Misurina si trova alcuni metri di fronte al valico. Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Vandelli fino alla sbarra, dove anche il cartello mostra la direzione per il lago di Sorapis, al quale si arriva direttamente seguendo il sentiero n. 215. Sotto le pareti rocciose, un sentiero, talvolta un po’ esposto, è attrezzato con funi di sicurezza, gradini in acciaio e un ponticello di legno. Superato questo tratto, si prosegue dritti fino al lago. Per tornare al punto di partenza si ripercorre lo stesso tragitto.
guida naturalistica e paesaggistica
“Per lasciarsi suggestionare appieno dalla tranquillità del lago, si suggerisce di iniziare il tour la mattina presto”
Olav Lutz, guida naturalistica-paesaggistica, olav.lutz@rolmail.net
Il tour inizia da Passo Tre Croci, non lontano da Cortina, località di lusso ed ex cittadina olimpionica. Si consiglia di arrivare presto per trovare parcheggio, ancora meglio se si giunge in autobus. La rovina che si osserva era in passato uno sfarzoso hotel. Scendiamo per un breve tratto, svoltiamo nel sentiero del bosco e seguiamo le indicazioni per il lago di Sorapis. Inoltrandoci tra alberi e pendii, ci rendiamo conto dell’importanza strategica di questo passo ai tempi della Prima guerra mondiale, testimoniata da numerosi bunker coperti di muschio. Il percorso sale, quindi, costantemente, fino a quando incontriamo dei gradini d’acciaio e delle funi di sicurezza, che non salvano, però, i meno esperti dalle vertigini. Il sentiero si snoda ancora in salita nella valle laterale.
L’ammaliante blu turchese del lago
Da tempo si è sparsa la voce su questo fenomeno naturale, che attira escursionisti da tutto il mondo, pronti a intraprendere il percorso con ogni tipo di attrezzatura. Talvolta capita anche che l’angusto sentiero sia bloccato da turisti a caccia di selfie. Dopo circa un paio d’ore, sentiremo il rumore scrosciante di un torrente che scende a valle e, appena al di sopra del corso d’acqua, raggiungiamo la meta: lo scintillante turchese del lago di Sorapis risplende di fronte a noi. Qua e là spuntano dalla superficie dei massi di pietra ed è qui che si riunisce la maggior parte dei turisti per scattare delle foto ricordo, che tuttavia non rendono merito alla bellezza di questo “gioiello”.
Chi desidera rilassarsi può costeggiare lo specchio d’acqua e trovare dei posticini molto più tranquilli. Uno scatto è d’obbligo anche per noi, che ogni volta rimaniamo affascinati da questo tripudio di colori e dal panorama tutt’intorno, che si lascia ammirare e contemplare. Prima di incamminarci sulla via del ritorno, facciamo una breve sosta al Rifugio Vandelli (quest’anno aperto dal 20 giugno). Ripercorriamo quindi il sentiero a ritroso. Organizzando il tour a inizio estate, ci s’imbatte ancora in molta neve in quota, mentre in altri periodi dell’anno si effettuano percorsi alternativi. Giugno, tuttavia, è il mese migliore per questa avventura: ci sono pochi turisti e si può godere in tutta tranquillità questo locus amoenus.