Magazine 06/21 -

Comunità energetiche, un’opportunità

Produttori e consumatori di energie rinnovabili possono unire le proprie forze per costituire cooperative energetiche, dando un contributo alla creazione di valore aggiunto locale e alla transizione ecologica, ma anche approfittando di una riduzione dei costi.

Foto: stock adobe

Famiglie, aziende produttive ed enti pubblici possono dare vita alle comunità energetiche (“energy communities”) per la produzione, il consumo, lo stoccaggio e la vendita di energia: in tal modo, al pari dei soci di una cooperativa, diventano “prosumer”, quindi consumatori e produttori di energia al tempo stesso.

“Si tratta di un’interessante opportunità, poiché non tutti i cittadini possono acquistare energia verde a prezzo ridotto da una delle cooperative esistenti, di solito situate in aree rurali, o di investire in progetti di energia rinnovabile”, ci ha rivelato Elisa Brunner, assistente ai soci delle cooperative energetiche presso la Federazione Raiffeisen. La possibilità di costituire una comunità energetica è sancita dalla direttiva UE sull’efficienza energetica del 2018. In Italia, questa opzione è stata resa possibile dalla conversione del cosiddetto decreto “Milleproroghe”.

Il nuovo Comitato di coordinamento per l’energia si compone di esponenti della Federazione Raiffeisen e delle cooperative di centrali elettriche, di teleriscaldamento e impianti a biogas
Koordinierungsausschuss Energie

Chiave per la transizione ecologica

Le comunità energetiche sfruttano le risorse rigenerative, promuovendo la produzione sostenibile di energia locale e pulita. Puntando su una riduzione dei costi, rendono i consumatori più indipendenti e danno un contributo alla neutralità climatica.

Queste realtà possono costruire impianti per la produzione di energia rinnovabile, da sfruttare direttamente in loco o da immagazzinare in appositi sistemi. Oltre a produzione, consumo, distribuzione e immagazzinamento di tali energie, possono offrire anche servizi di efficienza energetica e molti altri, tra cui la fornitura di colonnine per la carica di vetture elettriche.

Chi, ad esempio, costruisce un impianto fotovoltaico, può consumare l’elettricità prodotta in proprio a livello collettivo: i soci di queste comunità diventano pertanto acquirenti in loco di energia pulita. Ciò significa che più famiglie o aziende possono associarsi per finanziare un impianto fotovoltaico su un tetto e sfruttare o vendere l’energia così ricavata per risparmiare costi di approvvigionamento e di rete.

Queste organizzazioni sono adatte anche ai supercondomini o a edifici pubblici quali scuole, biblioteche, caserme dei Vigili del fuoco, stazioni ferroviarie, aziende di servizi e altre istituzioni; in tal senso, enti locali e regionali, comuni e organismi territoriali assumono un ruolo importante per la loro promozione e nascita. Ma anche gli agricoltori possono verificare la convenienza di creare una comunità energetica per abbattere i costi legati alla loro attività.

Potenziale per le cooperative

Nel solco della sua strategia della sostenibilità, la Federazione Raiffeisen supporta la costituzione e lo sviluppo di comunità energetiche di tipo cooperativo, seguendone attentamente gli sviluppi normativi. In tal senso, la costituzione, la promozione e il sostegno di queste realtà riveste un significato particolare anche per le organizzazioni associate alla Federazione, nello specifico per le Casse Raiffeisen, le cooperative agricole e quelle sociali.


Nell’ambito della consulenza gratuita alle start-up, la Federazione Raiffeisen offre assistenza e supporto professionale per verificare insieme le vostre idee commerciali e accompagnarvi nel percorso verso la costituzione di una società cooperativa.

Contatti: al numero telefonico 0471 945 111 o all’indirizzo e-mail: start-up@raiffeisen.it

Nuovo Comitato di coordinamento per l’energia

Per rappresentare in maniera più mirata gli interessi delle cooperative energetiche e promuoverne la collaborazione, quest’anno la Federazione ha dato vita a un organismo ad hoc, chiamato Comitato di coordinamento per l’energia. “Con questa struttura abbiamo gettato le basi per la gestione e la tutela degli interessi delle cooperative energetiche, ma anche per la promozione degli sviluppi in tale ambito a vantaggio di tutte le organizzazioni aderenti”, ha affermato Herbert Von Leon, presidente della Federazione Raiffeisen.

Anche l’andamento degli incentivi è sempre nel mirino della Federazione, come ha ribadito Barbara Passarella dell’Area Promozione e Tutela della Cooperazione. “Nei prossimi anni, molti sussidi sono destinati a venire meno”, ha affermato, “ma anche in futuro saranno previste sovvenzioni a livello statale e provinciale a favore delle cooperative energetiche”.