Ausgabe 05/25 -

Tra trincee e impronte di dinosauri

Escursione all’insegna della varietà lungo il Sentiero della Pace, dalla Caverna Damiano Chiesa al Fungo di Albaredo, passando per le vecchie trincee fino alle impronte dei dinosauri sul Monte di Marco.

Dati del tour

Lunghezza: 15,6 km
Tempo di percorrenza: 5.30 h
Salita: 826 m
Discesa: 828 m
Grado di difficoltà: media

 

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Descrizione del percorso

Partiamo dal parcheggio degli Alpini sul sentiero G18 in direzione della Caverna Damiano Chiesa. Proseguiamo fino al bivio per la Sorgente Prà e il Fungo di Albaredo, dopo il quale torniamo sul prato sopra la sorgente e da lì risaliamo lungo un sentiero poco visibile attraverso il bosco, che sfocia su una strada forestale. La seguiamo a destra e, dopo la distesa di massi rocciosi, un tracciato ripido conduce a Malga Tof, dove imbocchiamo il Sentiero della Pace lungo la storica linea del fronte, con pannelli informativi. Al bivio “Malga Zugna” seguiamo in discesa il segnavia 115 fino all’area paleontologica con le impronte dei dinosauri e alla strada asfaltata che ci riporta al parcheggio degli Alpini.


guida naturalistico

“Questo tour è particolarmente indicato in primavera o in tardo autunno. In estate, il sito con le impronte dei dinosauri è molto caldo e poco ombreggiato. Si consiglia di fare una sosta nelle varie aree picnic, dove sono disponibili anche barbecue”

 

Olav Lutz, guida naturalistico-paesaggistica, olav.lutz@rolmail.net


Su una collina sopra Lizzana, nei pressi di Rovereto, dove un tempo sorgeva Castel Dante, troneggia ora un monu-mento ai caduti, che lascia intuire il ruolo centrale rivestito dalla Prima guerra mondiale nell’area: su questo fronte, infatti, caddero 20.000 soldati. La salita lungo la Strada degli Artiglieri fino al parcheggio è fiancheggiata da targhe commemorative.

 

Dal parcheggio imbocchiamo il Sentiero della Pace e raggiungiamo presto la Caverna Damiano Chiesa con un imponente cannone della Grande Guerra. Proseguiamo attraverso un bosco di pini silvestri fino a raggiungere, dopo circa 20 minuti, la “Sorgente Prà” con acqua fresca che sgorga dalla roccia calcarea. La strada forestale fiancheggia le pareti rocciose in cui si celano numerosi presepi. Su un’altura incontriamo curiose formazioni rocciose, tra cui il famoso “Fungo di Albaredo”, un soggetto fotografico molto apprezzato. Il ritorno avviene attraverso il prato sopra la Sorgente Prà. Attenzione: non essendoci indicazioni, l’unico ausilio per l’orientamento può essere una cartina o il GPS.

Teatro di guerra e tracce di dinosauri

Il sentiero, che scende ripido attraverso il bosco, sfocia su una strada forestale. La seguiamo a destra, superando una zona costellata di blocchi rocciosi, e saliamo nuovamente su un percorso in parte poco visibile fino a Malga Tof, dove alcuni cartelli commemorativi ricordano il sanguinoso fronte italo-austriaco. Lungo il tracciato G18 scopriamo grotte, polveriere, trincee, bacini e postazioni, testimoni silenziosi di questo oscuro momento storico. La vista sulla vallata fa comprendere l’importanza strategica di questa gola, la cui conquista dava infatti accesso a tutta la Val d’Adige.

 

Durante la discesa ci attende un’ulteriore attrazione: sulle lastre di roccia sotto il Monte di Marco sono ancora visibili le impronte di dinosauri dell’era giurassica. Un percorso di recente realizzazione con strutture in acciaio rende particolarmente vivida quest’esperienza a tu per tu con la preistoria. Dopo un breve momento da “Jurassic Park”, torniamo al parcheggio degli Alpini.